Negli ultimi anni, gli attori economici hanno dovuto affrontare sfide che sarebbero state del tutto inimmaginabili prima della crisi pandemica, le cui conseguenze, in associazione a quelle derivanti dal conflitto in corso, configurano scenari sempre più impegnativi per il management del retail e delle reti in franchising.
L’accelerazione di tendenze, quali la digitalizzazione dei processi, la crescita del ‘’off-premise’’ e l’affermarsi anche culturale dello smart working, influisce significativamente sulla tradizionale gestione delle aziende retail ponendo questioni che rimangono aperte e che necessitano di essere affrontate attraverso un monitoraggio costante dei cambiamenti in corso. E se fenomeni socio-culturali, come quelli dei cosidetti ‘quiet quitting’ e ‘great resignation’, sollecitano l’urgenza di approfondire i fattori che influiscono sulla soddisfazione dei talenti, similmente, anche la relazione fra franchisor e franchisees pare subire l’esacerbarsi della competizione.
Le ricerche presentate in occasione della tavola rotonda promuovono la riflessione su questi temi per l’identificazione delle soluzioni più promettenti e la definizione di future best practises.