
Con quali norme le Regioni intervengono per governare le politiche sanitarie e sociali? Utilizzano discipline risalenti o provvedono ad aggiornare i testi normativi, con l’obiettivo di introdurre strumenti di azione ed istituti adeguati ai nuovi bisogni del settore dei servizi sanitari e sociali? Prediligono un apparato di regole di rango primario, con decisivo coinvolgimento delle assemblee rappresentative, o affidano alla regolamentazione degli esecutivi il governo di queste politiche di cruciale rilevanza, avvalendosi di delibere di Giunta e di atti programmatori? Si spingono in singoli ambiti di prestazione – quali i servizi per la disabilità, l’invecchiamento, l’immigrazione, in materia di telemedicina – o si limitano a presidiare il vasto campo socio-sanitario con una legislazione generale e di principio?
A questi interrogativi risponde il Rapporto 2022 dell'Osservatorio Diritto & Innovazione Pubblica Amministrazione Bicocca – DIPAB. Intitolato L’integrazione socio-sanitaria e il diritto delle Regioni, esso presenta un lavoro di monitoraggio ed una mappatura della normativa delle ventuno amministrazioni del territorio a fondamento delle politiche di integrazione socio-sanitaria. Il Rapporto si sofferma, inoltre, su alcuni specifici profili quali la telemedicina, la privacy, l'assistenza sul territorio e il concorso degli enti locali alla normazione delle Regioni.
Il seminario di presentazione, a cui partecipano studiosi ed esponenti delle Regioni, offre la possibilità del confronto sull'integrazione socio-sanitaria e sul sistema normativo che la regola.