Il prossimo 25 maggio 2018 diverrà cogente e pienamente operativa la rilevante riforma della privacy dettata dal Regolamento UE 679/2016 meglio noto come General Data Protection Regulation (GDPR).
L’obiettivo di tale disciplina è tracciato dal Considerando n. 10: “Al fine di assicurare un livello coerente ed elevato di protezione delle persone fisiche e rimuovere gli ostacoli alla circolazione dei dati personali all’interno dell’Unione, il livello di protezione dei diritti e delle libertà delle persone fisiche con riguardo al trattamento di tali dati dovrebbe essere equivalente in tutti gli Stati membri”.
Tante le novità introdotte che richiederanno opportuno studio e adeguata implementazione: Valutazione Impatto Privacy, Data Protection Officer, diritto all’oblio, diritto alla portabilità dei dati, protezione dei dati fin dalla progettazione e protezione per impostazione predefinita, responsabilità, nonché un robusto apparato sanzionatorio solo per fare alcuni cenni senza pretese di esaustività.
La Commissione UE ha inoltre avviato il processo di riforma della Direttiva 2002/58/CE (c.d. “Direttiva e-privacy“), volto ad uniformare l’attuale quadro normativo continentale in materia di circolazione dei dati personali nelle comunicazioni elettroniche nonchè a disciplinare le comunicazioni Machine to Machine peculiari del nuovo fenomeno tecnologico dell’Internet of Things (IoT) e dei Big Data.
Il contesto delle nuove regole comunitarie è quello del Digital Single Market (DSM), un mercato in cui è garantita la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi, dei capitali – oltre che delle informazioni – in condizioni di piena concorrenza e di livello elevato di protezione dei consumatori e dei dati personali. Un pilastro fondamentale del DSM è costituito dalla costruzione europea di un nuovo quadro regolatorio armonizzato in attuazione dei precetti contenuti nell’art. 7 (Diritto al rispetto della vita privata e familiare) e nell’art. 8 (Protezione dei dati di carattere personale) della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
La percezione evidente è che la tutela della privacy e la protezione dei dati personali –nonostante le rilevanti novità del GDPR e quelle in corso di definizione in materia di privacy digitale – siano ancora una pagina da scrivere, ben lontana dall’aver raggiunto un approdo definitivo condiviso dai principali attori dei mercati globali.
Anche per tali ragioni – nell’imminenza della data di piena applicazione e oltre 20 anni dopo il primo intervento comunitario in materia di protezione di dati personali con la Direttiva CE 46/1995 – si ritiene opportuno dibattere i principali aspetti giuridici di tale riforma e dei tasselli ancora da scrivere con riferimento alla privacy digitale.
Il Convegno – promosso dalla Fondazione CESIFIN in collaborazione con la Collana di Studi giuridici per l’innovazione “Diritto delle Nuove Tecnologie” – vedrà intervenire nelle relazioni introduttive il Dott. Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali e il Prof. Ugo De Siervo, Presidente Emerito della Corte Costituzionale e già componente di detta Autorità.
Seguirà una Tavola Rotonda a cui parteciperanno autorevolissimi studiosi della materia.
Concluderà i lavori il Prof. Pietro Perlingieri, Emerito di Diritto civile nell’Università del Sannio.
Iscrizione obbligatoria
La partecipazione è gratuita e riservata a coloro che abbiano confermato la presenza entro il 20 ottobre registrazione on line su www.cesifin.it iscrizioni fino ad esaurimento posti.
Il Convegno è anche segnalato in home page sul sito istituzionale del Garante